L’economia circolare del mondo è ferma al 7,2%, mentre il consumo di risorse aumenta

 Il Circularity gap report 2024 sottolinea l’urgenza di frenare le disuguaglianze

L’economia circolare del mondo è ferma al 7,2%, mentre il consumo di risorse aumenta

Solo negli ultimi sei anni l’umanità ha consumato 582 miliardi di tonnellate di materiali, quasi quanto tutte quelle prelevate nell’intero XX secolo

 

Il GSE pubblica la mappa interattiva delle Aree Convenzionali per la progettazione delle CER

 Il GSE pubblica la mappa interattiva delle Aree Convenzionali per la progettazione delle CER

Lo strumento che consente di localizzare le aree convenzionali sottese alle Cabine Primarie per agevolare la progettazione di configurazioni di autoconsumo diffuso

Mappa interattiva delle cabine primarie

Online la mappa interattiva delle cabine primarie

L’agrivoltaico in Italia e l’uso efficiente del suolo

L’agrivoltaico in Italia e l’uso efficiente del suolo

Secondo i dati del Gestore dei Servizi Energetici, nel 2021, gli impianti fotovoltaici presenti in Italia occupano solo lo 0,05% del territorio nazionale. Un impatto che anche in futuro rimarrà marginale grazie alla costruzione di nuovi impianti rinnovabili in aree agricole o destinate all'allevamento.

 Impatto dell'agrivoltaico in Italia | Enel Green Power

Comunità energetiche rinnovabili

Tutto ciò che c’è da sapere sulle Comunità energetiche rinnovabili (Cer),
spiegato dal Gse

Cosa sono, come si costituiscono, gli incentivi disponibili, i vantaggi per cittadini e imprese: dal Gestore dei servizi energetici un focus in 30 punti

 

Pubblicata la nuova brochure su LIFE e l'Economia Circolare

Pubblicata la nuova brochure su LIFE e l'Economia Circolare (Piattaforma delle conoscenze)

È stata pubblicata da poco una nuova brochure LIFE che si concentra sull’economia circolare, una delle più grandi sfide ambientali, sociali ed economiche dei prossimi 30 anni. La brochure mette in evidenza i risultati raggiunti dal Programma  LIFE e quelli che saranno i prossimi passi  per contribuire alla transizione verso una economia circolare. 
La pubblicazione raccoglie più di 100 progetti di successo, coprendo vari settori tematici quali la produzione, il consumo, la gestione dei rifiuti, il mercato delle materie prime secondarie e cinque settori prioritari individuati nel piano d'azione dell'economia circolare dell'Ue del dicembre 2015. I progetti riportati sono stati scelti per il loro alto grado di replicabilità, divenendo una fonte di ispirazione per tutti coloro che lavorano nel settore per rendere l'economia più efficiente in termini di risorse.

Per scaricare la brochure clicca qui.

Assimilazione dei rifiuti - decreto entro 120 giorni

Assimilazione dei rifiuti, il Tar: «Ministero adotti decreto entro 120 giorni» Luigi Palumbo

Illegittimo. Così il Tar del Lazio, sezione seconda bis, ha definito il ventennale silenzio del Ministero dell’Ambiente in materia di assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani, in una sentenza nella quale si obbliga l’ente di via Cristoforo Colombo ad adottare, entro un termine massimo di 120 giorni, il decreto ministeriale atteso ormai dal lontano 1997, ovvero dall’anno dell’entrata in vigore del cosiddetto “decreto Ronchi”. È da quella data infatti che il Ministero avrebbe dovuto definire i criteri qualitativi e quantitativi in base ai quali i comuni (che dovrebbero gestire solo i rifiuti prodotti dalle utenze domestiche) possono far rientrare nei confini della loro privativa anche alcuni tipi di rifiuti speciali prodotti dalle attività artigianali, industriali o commerciali – soprattutto imballaggi – che di norma non dovrebbero essere gestiti dal servizio pubblico ma smaltiti o avviati a recupero in proprio dalle imprese, affidandoli agli operatori privati della raccolta rifiuti.
In assenza di regolamentazione nazionale, negli ultimi vent’anni ogni comune ha adottato il proprio regolamento di assimilazione in totale autonomia, con l’obiettivo, secondo associazioni di categoria come Cna, Federdistribuzione e Assoambiente che da tempo si battono per l’adozione del decreto ministeriale, di riportare il più possibile i rifiuti speciali entro i confini della privativa comunale. Con ricadute importanti sul fronte fiscale per le aziende produttrici di rifiuti, spesso costrette dai meccanismi di assimilazione a pagare tributi vertiginosi, e su quello della concorrenza per le aziende della raccolta, che l’eccessiva assimilazione priva di materia preziosa da raccogliere e avviare a trattamento. Motivo per cui, negli ultimi vent’anni, il caso assimilazione è stato al centro di un numero elevatissimo di contenziosi in sede amministrativa.
Come quello conclusosi lo scorso aprile con la sentenza in questione, che ha visto condannati oltre al Ministero dell’Ambiente, anche il Ministero dello Sviluppo economico e il Comune di Reggio Emilia. I tre enti erano stati chiamati in causa lo scorso novembre da un’azienda bolognese operante nel settore rifiuti, attiva soprattutto sul fronte della raccolta e avvio a riciclo della carta da macero, che aveva presentato ricorso «lamentando – scrive il Tar nella sentenza – di essere gravemente danneggiata, in termini di ingiusta sottrazione di risorse e beni al mercato privato e di elevato versamento Tari, dalla eccessiva assimilazione dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani effettuata dalle Amministrazioni comunali a causa della mancanza di una regolamentazione ministeriale» prevista dall’articolo 195 del d.lgs. 152/2006, il cosiddetto Testo unico ambientale, e prima ancora dal d.lgs. 5/1997 (il decreto Ronchi, appunto) all’articolo 18, comma 2, lettera d.
«Il Ministero dell’Ambiente – si legge nella sentenza – pur tenuto ad adottare la regolamentazione suddetta, risulta non avere ancora completato l’iter relativo, avendo soltanto avviato “le attività propedeutiche all’adozione del decreto in questione”» cosa che «rende illegittima l’inerzia tenuta dal Ministero», che per questo motivo, hanno stabilito i giudici, dovrà adottare «di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico il decreto che fissi i criteri per l’assimilabilità dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani, nel termine di giorni 120» dalla data della sentenza. Entro ferragosto insomma, e dopo vent’anni di attesa, il regolamento potrebbe finalmente vedere la luce.

CRITERI DI ASSIMILAZIONE: UN'ATTESA LUNGA VENT'ANNI
video

https://ricicla.tv/criteri-assimilazione-attesa-ventanni

TASSA SUI RIFIUTI (TARI): DETERMINAZIONE SUPERFICE TASSABILE
risoluzione n. 2 del 9 dicembre 2014 Ministero delle Finanze (PDF)

http://www.finanze.it/export/sites/finanze/it/.content/Documenti/Varie/Risoluzione_n._2DF_x9_dicembre_2014x.pdf