Risorse Materiali

Mentre in passato i rifiuti erano visti come qualcosa da buttare, oggi sono considerati sempre più come una risorsa; ciò si riflette nel passaggio, a livello di gestione dei rifiuti, dallo smaltimento al riciclaggio e al recupero. 
[Agenzia Europea dell'Ambinete, Rifiuti e risorse materiali]

Le risorse materiali sulle quali appuntiamo la nostra attenzione sono l’insieme di azioni e tecnologie volte al recupero di materie prime secondarie ed energia dai prodotti del catabolismo urbano (Metabolism of the Anthroposphere, Baccini, Brunner, 2012).  
Quindi, risorse materiali (fisiche, sociali, economiche, tecniche e tecnologiche) che devono servire per indirizzare le strategie di intervento verso un’economia circolare e ad impatto zero così da raggiungere l'obiettivo di una maggior sostenibilità economica, sociale ed ambientale.

Se le risorse materiali sono insufficienti occorre adeguare i processi produttivi e le competenze tecniche, industriali, commerciali e di servizio al fine di rinnovare e aggiornare le attività così da incrementare i risultati attesi. Il processo è comune sia nelle aziende private sia negli enti pubblici in modo da garantire una bassa intensità di produzione di rifiuti e un’alta efficienza nell’uso delle risorse materiali.

Quelli che oggi definiamo impropriamente rifiuti (più correttamente “residui” o “scarti”) sono di fatto una vera e propria “miniera urbana” da cui estrarre, mediante cicli di recupero, quelle risorse materiali da reimpiegare in nuovi processi produttivi la cui domanda è in costante  aumento.

Per favorire questo processo è necessaria una liberalizzazione di tutte le fasi della filiera della gestione dei rifiuti, che non devono essere svolte in regime di privativa così da favorire e incrementare l’utilizzo dei materiali provenienti dal recupero e riciclaggio dei rifiuti. [considerazione che l'AGCM evidenzia da tempo]


Attuazione del principio di autosufficienza e di prossimità territoriale, circolarità a corto raggio, creazione di un network di servizi locali, sono le azioni prioritarie da promuovere per il raggiungimento degli obiettivi descritti.

La gestione dei rifiuti deve avere come obiettivo generale l'uso razionale e sostenibile delle risorse ed essere impostata seguendo un preciso ordine gerarchico di priorità:


• prevenzione quantitativa e qualitativa dei rifiuti; adottare scelte gestionali per ridurre la produzione dei rifiuti e la loro pericolosità; innovare i processi produttivi, di trasformazione e di utilizzo degli  imballaggi, del design dei prodotti e modificare degli stili di consumo;
• migliorare le modalità di preparazione per il riutilizzo
dei prodotti che sono divenuti rifiuti; ri-progettare i beni di consumo privilegiando la loro dismissione che favorisca lo smontaggio e il recupero dei componenti e il loro riutilizzo;
• valorizzazione dei residui e degli scarti sotto forma di materia attraverso l’incremento di raccolte differenziate e di micro raccolte mirate a determinate frazioni merceologiche a maggior valore; aumentare il recupero di materiali per far crescere la quantità e la qualità della materia recuperata; 

• l riciclo e l’utilizzo di materiali ottenuti dal riciclo di rifiuti nei processi di produzione contribuiscono in maniera fondamentale anche alla riduzione dei prelievi dall’ambiente naturale e dei flussi di materia.