Economia circolare, la documentazione per le commissioni

https://drive.google.com/open?id=0BzMmz2hwcKoHNHhaNGdXczdSQTA
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E' disponibile la documentazione per le Commissioni relativa alla proposte sull'economia circolare dell'Unione Europea, a cura del Servizio Studi Dossier Europei del Senato e dell'Ufficio rapporti con l'Unione Europea della Camera.

Nel documento vengono analizzate le proposte della Commissione europea (
presentate il 2 dicembre 2015 in una seduta plenaria del Parlamento europeo dal Vicepresidente
Katainen), il loro cronoprogramma e il contesto nazionale.




Dai dati che corredano il nuovo pacchetto presentato dalla Commissione europea risulta che l’UE importa sei volte tanto materiali e risorse di quante riesca ad esportarne, per una cifra che si aggira sui 760 miliardi di euro l’anno e che rappresenta oltre il 50% in più rispetto agli USA.
In particolare, importa circa il 60% del fabbisogno di combustibili fossili e metalli e ha individuato 20 materie prime che rappresentano una criticità in termini di sicurezza degli approvvigionamenti.
Le risorse hanno registrato una variazione in aumento dei prezzi, in termini reali, del 300% nel periodo tra il 1998 e il 2011.
Va peraltro osservato che, successivamente, con l’aggravarsi della crisi economica e i progressi sul versante tecnologico, volti in particolare all’efficientamento energetico, si è registrato un aumento della produttività, che unito alla contrazione dei consumi, ha contribuito al calo dei costi di alcune risorse, e in particolare dei prodotti energetici.
Le previsioni della Commissione indicano che la produttività delle risorse - continuerà ad aumentare con uno scenario immutato, ma ad un ritmo più lento di quello registrato fino ad ora (0,9% all'anno, 15% entro il 2030). In ogni caso, come rilevato dall’Agenzia europea per l’ambiente, nonostante i recenti miglioramenti nella produttività delle risorse, i modelli di consumo europei di risorse rimangono molto intensivi in confronto agli standard mondiali.