Dove vanno a finire i nostri rifiuti?

Facciamo colazione e subito iniziamo a produrre rifiuti: il tappo dello yogurt, il cartone del latte, i fondi di caffè. Un libro ci accompagna nel percorso che faranno un volta usciti dalle nostre case. 
Quanti rifiuti produciamo in un giorno? Circa un chilo e mezzo. E dove vanno a finire? 
Lo spiegano Mario Grosso (ingegnere ambientale e professore al Politecnico di Milano) e Maria Chiara Montani (giornalista, redattrice scientifica, insegnante) in un piccolo ma interessante saggio dal titolo Dove vanno a finire i nostri rifiuti? pubblicato da Zanichelli nella collana "chiavi di lettura".
Una volta c’era solo la discarica, oggi dopo la raccolta differenziata
i rifiuti domestici e quelli delle imprese in Italia solo il 40% è raccolto in modo differenziato. Tutto il resto finisce nei termovalorizzatori.


Facciamo colazione e subito iniziamo a produrre rifiuti: il tappo dello yogurt, il cartone del latte, i fondi di caffè. Un libro ci accompagna nel percorso che faranno un volta usciti dalle nostre case.
Il tappo dello yogurt, un cartone del latte, i fondi di caffè. Contribuiscono a quei 30 milioni di tonnellate di rifiuti urbani prodotti in Italia (dati sul 2012), il 42% dei quali è finito in discarica. Ancora oggi, meno della metà (circa il 40%) viene raccolto in modo differenziato. 
Il saggio Dove vanno a finire i nostri rifiuti? di Mario Grosso e Maria Chiara Montani parte dalla raccolta differenziata di una famiglia, come potrebbe essere la nostra, che fa colazione e inizia la sua giornata proprio producendo rifiuti. Il tappo dello yogurt, un cartone del latte, i fondi di caffè.
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