Conai, cambiano le regole per il contributo ambientale per gli imballaggi

Conai, cambiano le regole per il contributo ambientale per gli imballaggi
Oggi il sistema funziona così: i produttori e gli utilizzatori di bottiglie, scatole e flaconi versano al Consorzio nazionale imballaggi (Conai) un contributo ambientale (Cac). 
Questo, tolti i costi di struttura, viene girato ai Comuni per sostenere le spese del servizio di raccolta differenziata, in base a un accordo quadro con l’Associazione dei Comuni italiani.

L’articolo 37 inserito alla Camera nel ddl concorrenza, che inizialmente non conteneva nessun accenno al tema degli imballaggi, prova a intervenire su questi ostacoli. Gli emendamenti firmati dal deputato Pd Emanuele Cani sgravano le imprese che avviano un sistema autonomo dal pagamento del Cac: non dovranno più versarlo dopo che il loro progetto è stato riconosciuto dal ministero dell’Ambiente, fino a quando non ne viene accertato il funzionamento effettivo. L’altra modifica approvata, proposta dalla deputata Pd Maria Chiara Gadda, affida all’Ispra in qualità di ente terzo il compito di fornire al ministero «i necessari elementi di valutazione» sul sistema autonomo da riconoscere. Fino ad oggi lo faceva il Conai, con il rischio di possibili conflitti di interesse dati dal dover valutare un proprio concorrente diretto. 

Dall’altro lato, dopo l’approvazione degli emendamenti l’Anci ha lanciato l’allarme. Le norme, «porteranno a gravi perdite per i Comuni, stimabili in alcune centinaia di milioni, a solo vantaggio di alcuni produttori che così potranno evitare di pagare il contributo ambientale», ha detto il delegato Anci a Energia e rifiuti Filippo Bernocchi. «Il mancato pagamento del Cac da parte di un grosso soggetto fino a che il nuovo sistema non viene valutato metterebbe a rischio l’equilibrio della struttura consortile. Se mancano i soldi per pagare i corrispettivi ai Comuni, i costi saranno scaricati sui cittadini. Per autorizzare nuovi sistemi autonomi ad operare è indispensabile un accordo preventivo con l’Anci». Sul fronte opposto l’Associazione dei Comuni virtuosi, da tempo in polemica con l’Anci sul tema dei rifiuti: «All’interno delle modifiche del ddl concorrenza approdato al Senato non ravvisiamo delle criticità o altre possibili conseguenze negative per i Comuni», spiega il presidente Bengasi Battisti, secondo il quale «a mettere in pericolo i bilanci comunali e la sostenibilità economica di tutta la filiera degli imballaggi è piuttosto l’accordo Anci-Conai: i Comuni riceveranno per l’anno in corso circa 420 milioni di euro di corrispettivi, che arrivano a coprire non più di un terzo di quanto i Comuni spendono per la raccolta degli imballaggi».
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approfondimento: "ddl concorrenza - Legge annuale per il mercato e la concorrenza
Art. 37 (Maggiore  tutela  della  concorrenza  e  della  garanzia  della  possibilità  di  reale  accesso al  mercato  di  gestione  autonoma  degli  imballaggi) [vedi PDF a pag 50]
1. All’articolo 221, comma 5, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al terzo periodo, le parole: «permanendo fino a tale momento l’obbligo di corrispondere il contributo ambientale di cui all’articolo 224, comma 3, lettera h)» sono soppresse;
b) dopo il terzo periodo è inserito il seguente:
«L’obbligo di corrispondere il contributo ambientale di cui all’articolo 224, comma 3, lettera h), è sospeso a seguito dell’intervenuto riconoscimento del progetto sulla base di idonea documentazione e sino al provvedimento definitivo che accerti il funzionamento o il mancato funzionamento del sistema e ne dia comunicazione al Consorzio »;
c) al sesto periodo, le parole: «dal Consorzio nazionale imballaggi» sono sostituite dalle seguenti: «dall’ISPRA».
2. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale provvede all’attuazione delle disposizioni di cui alla lettera c) del comma 1 con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.


sintesi del contenuto
L'articolo 37 modifica in più punti la disciplina relativa alle modalità da seguire, da parte dei produttori di imballaggi, per il riconoscimento del sistema autonomo alternativo all'adesione al CONAI (COnsorzio NAzionale Imballaggi) o a uno dei c.d. Consorzi di filiera costituiti per ognuno dei materiali di imballaggio. In particolare, viene sospeso l'obbligo di corrispondere il contributo ambientale CONAI a seguito del riconoscimento del progetto di istituzione del sistema autonomo e fino al provvedimento definitivo che accerti il funzionamento o il mancato funzionamento del sistema (lettere a) e b) del comma 1). 
La normativa attualmente vigente prevede invece che l'obbligo continui a valere sino all'effettivo accertamento del funzionamento del "sistema autonomo".
Si provvede, inoltre, ad escludere il CONAI dalla procedura di riconoscimento dei c.d. sistemi autonomi affidando le relative competenze all'ISPRA (lettera c) del comma 1). Il comma 2 reca una disposizione di invarianza finanziaria.


Atto Camera: 3012 - Disegno di legge: "Legge annuale per il mercato e la concorrenza"
CONAI: riduzione contributo ambientale
A partire dal 1° gennaio 2016 il Contributo per il vetro passerà dagli attuali 20,80 Euro/ton a 19,30 Euro/ton.